Il libro di liriche di Grazia Fassio Surace Affabulando e non all’esame della giuria del Premio di Poesia Edita Leandro Polverini ha ottenuto l’assegnazione del 3° posto nella sezione poesia crepuscolare con la seguente motivazione:
«L’inconscio non è una discarica di materiali rifiutati dall’istanza morale, come credeva Freud, ma semplicemente l’infinito che trascende e alimenta l’io, di cui in sogno afferriamo brandelli, echi, lampi, riflessi.
In tal senso, l’Autrice piemontese sviluppa una versificazione crepusco-lare fissata ai punti fermi di un’indagine psicologica che penetra senza remore nelle intime motivazioni di gesti, situazioni, punti di crisi e di sutura di istanti metacronici che lasciano sospeso il giudizio su qua-lunque narrazione “ancora viva ignara magari in una giornata chiara”».
Il presidente della giuria
Luciano Catella